Affitti in Polonia

By agosto 16, 2018Attualità

Piotr Nowatkowski
Interprete e traduttore giurato della lingua italiana
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Mercato degli affitti in Polonia

Dopo anni quando l’affitto in Polonia è stato considerato un male inevitabile – se si voleva studiare, lavorare e vivere in una città, non di propria origine, bisognava preventivare l’affitto nel budget di spesa – il relativo mercato sta cambiando. Cambiamento causato sia dall’evoluzione sociale che quella economica. Ancora nel primo decennio del nuovo millennio il sogno di chi viveva in città era quello di una casa di proprietà, meglio che in un sobborgo che in centro città sempre più trafficato. Risultato: una sub-urbanizzazione disorganizzata e fuori controllo, non seguita da infrastrutture, e mutui a bizzeffe – pochi si potevano permettere di comprare la villetta dei sogni attingendo alle proprie risorse – spesso e volentieri accessi in valuta straniera con conseguenti difficoltà di non pochi mutuatari a ripagare il finanziamento. Da questa situazione residenti di grandi centri urbani hanno tratto le seguenti conclusioni: vivere nei sobborghi, contestualmente lavorando in città si traduce in ingenti spese di trasporto oltre che notevoli perdite di tempo, per di più: una casa di proprietà può rappresentare sì un vantaggio – dà stabilità finanziaria – che un limite – riduce possibilità di trasferimento in caso di offerte lavorative provenienti da altre città.

Caro affitto, quanto mi costi?

L’aggettivo usato nel sottotitolo non ha, ahimè per gli affittuari polacchi, senso solo metaforico. L’affitto in Polonia è veramente caro, specie se considerato in proporzione agli stipendi locali. È così per l’affitto di un appartamento di medie dimensioni (38-60 m2) a Varsavia bisogna sborsare 715 €; se ne pagano 480 € a Breslavia, Danzica e Cracovia, mentre a Poznan l’appartamento dello stesso metraggio si può affittare a 405 €. Valori che vanno confrontati con gli stipendi. Anche se il confronto con lo stipendio medio lordo di € 1150 ca. non è così tanto male, se prendiamo in considerazione il valore mediano (una metà ne guadagna di meno, l’altra di più), la situazione è tutt’altro che rosea. A Lodz, dove lo stipendio mediano lordo nel 2017 (secondo l’indagine nazionale sugli stipendi eseguita dallo studio Sedlak&Sedlak) era pari a € 1000 ca. (che al netto fanno € 715  ca.), occorreva, statisticamente, sborsare per l’affitto € 430, quindi oltre il 60 % dello stipendio netto. Peggio ancora se si affittava, sempre nel 2017, un appartamento a Danzica, dove a fronte di uno stipendio mediano, già in busta paga, di € 760 si è arrivati a sborsare per l’affitto 665, quindi addirittura l’87,5 dello stipendio!

Investire in una casa in affitto in Polonia

Nonostante il caro affitti, si costruiscono sempre più appartamenti destinati proprio a tale fine. Secondo le stime, nel 2017 anche 25mila case potrebbero essere state costruite con l’esclusivo obiettivo di essere di seguito date in affitto. Numero che corrisponde al 30% di tutte le case vendute l’anno scorso nei più grandi centri urbani. Come ammettono gli addetti ai lavori, sono stati proprio gli acquisti di seconda casa (da parte di privati) o case aggregate nel patrimonio aziendale (da parte di aziende) a trainare l’intero settore nel 2017, consentendo allo stesso di battere il record delle vendite per il quinto anno consecutivo.

Le ragioni del boom degli affitti sono due: la redditività pari al 5-6% annuo, con picchi anche del 7%, non poco se confrontato con i tassi d’interesse sui depositi bancari offerti dalle banche; e le previsioni che vedono i prezzi degli immobili in Polonia crescere per almeno i due prossimi anni. D’altro canto, la relativa domanda non accenna a diminuire, complice l’ottima situazione sul mercato del lavoro e la crescente mobilità dei dipendenti – specie quelli al di sotto dei trent’anni.

Rosee previsioni

Sono proprio rosee le previsioni per il mercato degli affitti in Polonia. Se consideriamo che le stime parlano del 5% circa delle case in affitto in tutte le risorse residenziali in Polonia, a fronte della media europea del 30-50%, il mercato è destinato a incrementare. A differenza però di altri paesi europei, le case in affitto in Polonia vengono comprate da privati anziché da società come ad esempio fondi di investimento. La certezza del posto di lavoro, accompagnata dagli stipendi in crescita, fa sì che sempre più polacchi e stranieri – l’acquisto di un appartamento in Polonia da parte di uno straniero non è vincolato a permessi o autorizzazioni – cerchino la propria fortuna nel mattone, ottenendo in cambio un investimento sicuro, con ottima redditività.

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