Come funziona una ditta individuale in Polonia?
Come alternativa alla costituzione di una società in Polonia, è valutabile l’apertura di una ditta individuale. La maggiore differenza tra le due forme d’attività riguarda la responsabilità dei titolari, limitata al valore della quota societaria detenuta dal socio nella società di capitali più ricorrente quale srl, diventa illimitata nel caso del titolare di una ditta individuale. Questa mancanza di limiti alla responsabilità del titolare significa semplicemente che egli risponde anche col patrimonio personale per le obbligazioni contratte dalla ditta stessa. Di conseguenza, non può sottrarsi alla responsabilità qualora i ricavi aziendali risultassero non sufficienti a coprire i relativi costi.
Denominazione della ditta individuale in Polonia
Sul piano legale, la ditta individuale altro non è che il suo proprietario. Pertanto, la legge impone l’indicazione del nome e cognome del titolare nella denominazione aziendale. A scanso di equivoci, non viene preclusa la denominazione di nostra scelta, sempre che non appartenga ad una azienda già presente sul mercato, solo che obbligatoriamente va accompagnata dal nominativo del proprietario. L’altra differenza, rispetto alla già citata srl, riguarda i flussi finanziari. Per la srl è obbligatorio aprire almeno un conto bancario, i flussi della ditta individuale possono essere gestiti anche attraverso conti personali intestati al titolare.
Necessariamente la partita Iva?
Il regime dei minimi in Polonia prevede un’esenzione Iva per un esercizio con i ricavi non superiori a 46mila euro, conseguiti nel precedente anno d’esercizio. In concreto, detta esenzione significa la non registrazione ai fini dell’Iva presso l’Agenzia delle entrate polacca. A tal punto, l’unico numero di riconoscimento fiscale della ditta è il codice fiscale, lo stesso già attribuito al suo titolare. Valutando la convenienza dell’esenzione, che – va sottolineato – è facoltativa e non obbligatoria, occorre analizzare la tipologia di operazioni maggiormente ricorrenti in azienda. Se la ditta avrà numerosi acquisti comunitari, con la possibile applicazione del meccanismo dell’inversione contabile, chiamato anche reverse charge, occore ricordare che senza l’apertura di una partiva Iva, e di conseguenza l’attribuzione della partita Iva europea, l’applicazione di detto meccanismo non sarà possibile. Se invece i ricavi della ditta individuale sono frutto in primis delle nostre competenze, abilità e del know – how, e quindi la quota delle fatture passive non incide in modo significativo sui nostri ricavi, è valutabile l’applicazione del regime dei minimi, mantenendo un occhio vigile a non superare la soglia dei ricavi prevista. In tal caso i professionisti, in quanto la situazione sopra descritta si presta maggiormente a loro, potranno essere più competitivi rispetto ai loro colleghi, offrendo ai clienti le tariffe al netto del 23% di Iva.
Assistenza all’apertura di una ditta individuale in Polonia
Offro l’assistenza all’apertura di una ditta individuale in Polonia, limitando l’impegno del titolare ad una sola giornata. In caso di indisponibilità del titolare, è possibile procedere a mezzo di procura da conferire in Italia.
Nello specifico, l’assistenza comprende:
· stesura e presentazione in Comune della domanda d’iscrizione della ditta nel registro delle imprese;
· stesura della domanda per l’assegnazione della partita Iva, compresa la partita Iva comunitaria.
· visita in banca, al fine di aprire i conti bancari intestati al titolare, nelle valute a seconda dei bisogni del cliente;
· sottoscrizione del contratto di affitto di un locale o del contratto di domiciliazione;
· a richiesta del cliente, l’organizzazione di appuntamenti commerciali con potenziali clienti e fornitori.
Garantita l’assistenza linguistica durante tutto l’iter amministrativo.
Se sei interessato all’apertura di una ditta individuale in Polonia:
Tel. (+48) 600 715 198